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Vasco Pratolini

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Messaggio Da MrsDanvers Dom Apr 07, 2013 1:25 pm

Vasco Pratolini (Firenze, 19 ottobre 1913 – Roma, 12 gennaio 1991) è stato uno scrittore italiano.

Biografia

Pratolini ha svolto diversi mestieri, tra cui tipografo, venditore ambulante, barista, ed è stato un autodidatta. Legge inizialmente Dante e Alessandro Manzoni, poi Jack London, Charles Dickens, Mario Pratesi, Federigo Tozzi, e cresce in un ambiente letterario fiorentino influenzato dalla rivista Solaria e dai movimenti cattolici francesizzanti.

Grazie ad Elio Vittorini prende contatti con il mondo letterario e dal 1935 al 1938 diviene redattore, assieme a Romano Bilenchi e ad Elio Vittorini del periodico politico il Bargello, grazie al quale focalizza e perfeziona la sua "coscienza proletaria" e di classe, e pubblica i suoi primi scritti letterari nel 1937 su Letteratura. Durante gli anni universitari è iscritto ai GUF e partecipa ai Littoriali della cultura e dell'arte. Nel 1938 fondò con Alfonso Gatto la rivista Campo di Marte, distribuita dall'editore Vallecchi, nella quale i due redattori cercano di saldare la loro sensibilità privata e letteraria con quella pubblica e politica.

Partecipa poi attivamente alla Resistenza. Dopo la guerra, nel dicembre 1948, si trasferisce a Napoli, dove vive sino al 1951; insegna all'Istituto Statale d'Arte "Filippo Palizzi" e intanto scrive Cronache di poveri amanti (1947), Un eroe del nostro tempo (1949), Le ragazze di San Frediano (1949). Negli stessi anni lavora come giornalista e collabora alla sceneggiatura di alcuni famosi film: Paisà di Roberto Rossellini, Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti, Le quattro giornate di Napoli di Nanni Loy.
Opere

Tra le opere più importanti: Cronaca familiare (1947), Cronache di poveri amanti (1947), Metello (1955).

In Cronaca Familiare Pratolini prosegue il cammino iniziato con Il tappeto verde, ossia di un quadretto d'ambiente impreziosito da un diario d'infanzia necessario per un approfondito ritratto della classe medio-bassa fiorentina, e descrive le vicende affettive tra sé e il fratello. I due vengono separati molto piccoli, e quest'ultimo è allevato da un maggiordomo, che gli inculca un'educazione molto severa e lo tratta con distacco, pur volendogli bene. I due si ritrovano dopo alcuni anni e rimangono legati da un profondo affetto. Nel libro ha una parte preponderante la descrizione dei rapporti affettivi dell'autore con il fratello e altri suoi famigliari. Si mescola autobiografia e trasfigurazione letteraria delle vicende.

Cronache di poveri amanti è un romanzo ambientato quasi interamente in Via del Corno. In esso l'autore sviluppa le vicende d'amore che coinvolgono i ragazzi più giovani della via, ma non trascura nemmeno quelle dei residenti più adulti. Sullo sfondo si apre lo scenario della Firenze nei primi anni del fascismo, una città in lotta per l'affermazione di valori contrastanti. Come in quasi tutti gli altri romanzi di Pratolini la questione storica è posta come ambientazione di avvenimenti più frivoli, ma consente al lettore di entrare in contatto con un periodo ormai trascorso, conoscendolo intensamente. Pratolini, in questo scritto, cerca di proiettare storicamente il fascismo focalizzando il rapporto con la città di Firenze.

Un eroe del nostro tempo narra le vicende di una vedova costretta a trasferirsi in una via di Firenze in cui non conosce nessuno e dove fatica ad inserirsi: ella ha sempre avuto al suo fianco persone dal carattere forte (prima il padre e poi il marito) le quali le hanno sempre consigliato di diffidare degli sconosciuti, soprattutto se non appartengono a un determinato partito politico: quello fascista. La donna vive così le sue prime settimane segregata nella sua nuova abitazione, senza parlare con nessuno. Le sottili mura del suo appartamento le permettono di sentire ciò che avviene nella casa vicina ed ella inizia a seguire con attenzione sempre maggiore i movimenti del giovane Sandro, un ragazzo rimasto orfano del padre, costretto a diventare adulto prima del tempo. Tra i due inizia una relazione che porterà la donna, succube del forte carattere del giovane, ad annullare sé stessa per il suo innamorato. Sullo sfondo, soprattutto nelle vicende che riguardano la vita lavorativa di Sandro, riemerge una Firenze dilaniata dalla lotta tra fascismo e comunismo. Con questa opera incomincia il trapasso da un lirismo-regionale ad una "storia italiana" che verrà poi espanso nei lavori successivi.

Metello racconta la storia di Metello Salani, un orfano allevato da contadini che si trasferisce a Firenze per trovare lavoro. Partecipa a degli scioperi, al movimento socialista e al nascente movimento operaio nel periodo che intercorre fra il 1875 ed il 1902. In parallelo si sviluppano le vicende affettive del protagonista che finirà per sposare Ersilia. Metello è il primo volume di una trilogia che si intitola Una storia italiana e che comprende come secondo capitolo Lo scialo e come epilogo Allegoria e derisione.

Con lo Scialo lo scrittore descrive la storia della borghesia ai tempi dell'avvento del regime fascista. Il protagonista rinuncia ai suoi ideali giovanili socialisti per opportunismo e convenienza. Ma al centro dell'attenzione dell'autore vi è proprio la borghesia, che grazie al fascismo raggiunge una posizione di privilegio sociale. Rispetto al capitolo della trilogia precedente, la struttura del romanzo appare più composita e meno compatta

Il tappeto verde, 1941
Via de' magazzini, 1941
Le amiche (romanzo), 1943
Il quartiere, 1943
Cronaca familiare, 1947
Cronache di poveri amanti, 1947
Diario sentimentale, 1947
Un eroe del nostro tempo (Pratolini), 1947
Le ragazze di San Frediano, 1948
La domenica della povera gente, 1952
Lungo viaggio di natale, 1954
Metello, 1955
Lo scialo, 1960
La costanza della ragione (romanzo), 1963
Allegoria e derisione, 1966
La città ha i miei trent'anni, 1967
Il mannello di Natascia, 1985
Epistolario con Alessandro Parronchi, vol I, 1992
Epistolario con Alessandro Parronchi, vol II, 1996
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