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Ersilia Majno

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Messaggio Da rosaspina Gio Apr 18, 2013 6:18 am


A volte il destino dispensa una vita in salita, con sentieri ripidi e senza scorciatoie. E in salita è stata la vita di Ersilia Bronzini, una delle protagoniste dell' emancipazione femminile. Era figlia di Michele, piccolo imprenditore, rimasto vedovo quando lei è ancora piccina. A 24 anni Ersilia sposa un giovane avvocato, Luigi Majno, di fede socialista, che legherà il nome e la storia alla difesa delle cause dei lavoratori. Ersilia, a fine Ottocento, è coinvolta nella guardia medica diurna e notturna gratuita per le donne povere organizzata da Alessandrina Ravizza. Qui conosce Anna Kuliscioff e molte altre protagoniste delle iniziative e delle battaglie del femminismo milanese. Nel 1899 nasce a Milano l' Unione Femminile e la Majno sarà presidente per una decina d' anni. Sarà lei a fondare il periodico «L' Unione femminile» e ad organizzare incontri e spazi per le giovani operaie offrendo lezioni di puericultura e di economia domestica. Si occuperà poi di delinquenza minorile e del reinserimento sociale delle fanciulle attraverso la formazione e il lavoro. Nel giugno del 1901 Ersilia Bronzini Majno è a Roma per una riunione sui diritti della donna. La notizia la raggiunge lì: Mariuccia, la figlia di 13 anni, è improvvisamente morta di difterite. È la salita più difficile, tremenda, ingiusta. Lei non si lascia sconfiggere. Con il marito cercherà consensi, adesioni e fondi. Il 14 dicembre del 1902 apre a Milano, in via Monte Rosa, l' Asilo Mariuccia, istituzione laica e assai moderna per l' epoca, dedicato a quella figlia andata via troppo presto e destinato al recupero delle bambine e delle adolescenti vittime di abusi sessuali, sfruttate o avviate alla prostituzione. Nel 1902, il 19 di giugno, in aiuto alla lotta per i diritti arriva anche una legge sul lavoro di donne e fanciulli con l' abolizione del lavoro notturno e la proibizione di lavorare in fabbrica sotto i 12 anni. Fino ad allora gli operai tra i 6 e i 15 anni erano un quarto del totale. Nel 1905 la malasorte si accanisce e muore anche Carlotta, la figlia maggiore di Ersilia. L' asilo Mariuccia sarà riconosciuto come ente morale nel 1908 ed Ersilia Bronzini Majno lo dirigerà sino alla morte, nel 1933.
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